Dal Rifugio Boz al Rifugio Dal Piaz

Stamani dobbiamo partire presto poichè sono possibili temporali all'ora di pranzo, sebbene durante la notte si sia sfogata una tempesta di notevole entità

Ginetta e Daniele ci preparano un'abbondate colazione alle 6:30 e alle 7:00 lasciamo il rifugio Boz assieme a Thomas: la giornata è bellissima!!!

La motivazione a l'umore sono alle stelle, vuou per la bella giornata, vuoi per il pensiero che oggi concluderemo l'ultima tappa e vuoi soprattutto per il bellissimo sentiero che si snoda attraverso alcuni saliscendi sulle creste dei monti feltrini.

La bellezza di queste montagne ci colpisce, assai meno inflazionate delle Dolomiti classiche, il comprensorio che si sviluppa nel parco delle Dolomiti Bellunesi non ha nulla da invidiare alle altre montagne, anzi si distingue per un carattere molto selvaggio e incontaminato.

Le gambe sono ormai due pezzi di legno e ogni passo richiede uno sforzo notevole, ma ormai siamo alla fine: riusciamo perfino a vedere Feltre nella vallata.

Facciamo tutta la tappa in compagnia di Thomas che ci lascia prima dell'ultima salita dell'alta via che porta al Rifugio Dal Piaz per rimanere un po' da solo nel bellissimo ambiente di queste montagne.

Il rifugio Dal Piaz, che raggiungiamo alle 12:30, è un ricovero molto carino e assai curato da Anna, fenomenale pasticciera, che offre agli avventori più di una decina di torte diverse, naturalmente non possiamo fare a meno di assaggiarne una subito dopo il pranzo.

In questo rifugio non c'è la doccia, poco male, ci laviamo "a pezzi" e trascorriamo il pomeriggio nel salone principale giocando, leggendo e raccontando agli avventori la nostra avventura lungo l'altavia numero 2. Mettiamo inoltre l'ultimo timbro sulla nostra carta a testimonianza dell'avvenuta conclusione del percorso.

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