Da Passo Cereda al Rifugio Boz

Stamani partiamo tremendamete tardi, nonostante la colazione alle 7:00 i saluti con Assaf e Liran si dilungano un po' e come se non bastasse Manila si dimentica il collare al rifugio una volta partiti da una quarto d'ora. Praticamente partiamo alle 8:15.

Poco dopo una bella bussata d'acqua ci da il buon giorno. Oggi ci aspetta una bella salita di quasi 1000 metri al passo del Comedon.

Una volta finito il bosco il sentiero inizia a farsi difficile sotto le imponenti pareti del Sasso di Undici, il terreno ghiaioso per l'erta salita si lascia vincere con difficoltà e arriviamo al passo alle 11:45 completamente esausti!

Dal passo scendiamo in un bellissimo anfiteatro di roccia dove incontriamo il bivacco Walter Bodo occupato da tre strani tipi che supponiamo essere bracconieri (scopriremo dopo al rifugio essere invece guardie forestali).

Risaliamo poi ancora una selleta per seguire poi a mezza costa il bellissimo sentiero che ci porta, attraversando un bellissimo ambiente selvaggio, al Rifugio Boz alle 14:30.

Il rifugio, dove ritroviamo Thomas, è bellissimo: rustico, ma molto curato e per niente affollato (siamo solo noi tre piú i due cortesi gestori Daniele e Ginetta)

Una bella tagliatella e poi una doccia, qua si sta veramente bene, il sole fa anche un po' capolino.

Il pomeriggio e la sera al rifugio passano molto bene grazie alla fantastica ospitalità dei due gestori con cui scambiamo volentieri un po' di racconti e controlliamo al loro computer le possibilità per il ritorno a Bressanone per noi e a Monaco per Thomas.

Approfittiamo del loro computer per mettere online una frase tranquillizzante per chi ci segue quotidianamente, il post di oggi andrá online domani.

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