Dal Rifugio Canali-Treviso al Passo Cereda

Stamani sveglia ore 5:45 e colazione alle 6:00, ci sono probabilità di temporali nelle ore centrali e vogliamo evitarli.

Con un buon passo percoeriamo la lunghezza che ci permette di immetterci nel canale che ci condurrà dopo una lunga ed estenuante salita fino alla Forcella dell'Otro.

Giungiamo alla forcella e troviamo ad attenderci nell'altra vallata una fittissima nebbia. Stando attenti a non smarrire il sentiero che per fortuna è piuttosto evidente (a tratti un po' esposto per cui è necessario porre attenzione) percorriamo tutta la cresta.

Una volta arrivati in fondo alla cresta prendiamo il sentiero che scende verso valle attraversando una zona costellata da meravigliosi campaniletti e piccole guglie fino ad attraversare un boschetto e poi con in ultimo chilometro di strada giungiamo a Passo Cereda alle 10:30.

La tappa di oggi finisce qui, ne approfittiamo per prendere possesso della nostra camera al Rifugio Cereda (che in realtà è un albergo), salutare Thomas che nel frattempo è arrivato e si fermerà più avanti, dopodichè ci facciamo una doccia finalmente senza gettoni e vincoli di tempi o litri!

Decidiamo poi di andare a mangiare al paese sottostante di Mis senza considerare che sono 300 metri di dislivello ad andare e altri 300 a tornare: pessima idea! Oltretutto siamo bloccati nel ristorantino dal temporale che sta imperversando furioso su tutta la valle (con pochissimo segnale telefonico per aggiornare il blog, le foto arriveranno domani, forse).

Gli Israeliani sono arrivati al rifugio, domani mattina scenderanno a Fiera di Primero e da lí prenderanno i mezzi per tornare a casa.

A noi invece rimangono ancora due tappe, domani iniziamo la parte del percorso dell'alta via che entra nelle Alpi Feltrine, l'ultimo gruppo montuoso da affrontare.